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Quando uscirono dal caffè, prima di lasciare il tedesco, Mario avrebbe voluto ringraziarlo, e tentò di ripetere in tedesco una parola di ringraziamento che si era fatta suggerire dal Gaia. Ma poi il Gaia stesso lo interruppe: “Va là che anche lui ci ha il suo tornaconto”. Voleva restar solo con Mario, e congedò l'altro che parve di aver anche lui premura di correre via. “Adesso - propose il Gaia - andiamo insieme alla Banca a consegnare quest'assegno all'incasso”. Mario non aveva nulla in contrario, ma in quel momento l'orologio della piazza suonò il mezzodì. Al Gaia dolse di aver fatto tardi, e di non poter perciò accompagnare subito Mario alla Banca che a quell'ora si chiudeva. “Vuoi che ci diamo appuntamento per le quindici?”. Era esitante. Nel pomeriggio egli aveva un altro impegno e gli doleva di mancarvi. Sarebbe stato penoso di sacrificare alla burla un proprio interesse. Sarebbe stato un burlato anche lui. Mario protestò che sapeva andare alla Banca da solo. Non era anche lui disgraziatamente da tanti anni negli affari? Sospettò che il Gaia temesse per la sua provvigione, e lo rassicurò. “Non appena ricevo il denaro ti porto le tue diecimila corone”. “Non si tratta di questo ” disse il Gaia tuttavia esitante. Poi, deciso, spiegò: “Non devi vendere subito quest'assegno. Me ne pregò il rappresentante di Westermann. È firmato da lui, e con le comunicazioni postali di adesso, non è sicuro che il suo avviso giunga in tempo”. Gli parve che la faccia di Mario si oscurasse e aggiunse: “Ma tu non devi temere. Se guardi l'assegno, vedrai ch'è firmato dal procuratore di Westermann. Tu devi consegnarlo alla Banca impartendole l'istruzione di non levare protesto in caso di rifiuto”. Infine parve che il Gaia si pentisse delle proprie parole. “Io ti dico tutto questo principalmente per evitarti una seccatura. Anche se tu lo volessi, ai tempi che corrono, la Banca non pagherebbe quest'assegno, benchè munito di tanta firma. Vale perciò meglio di consegnarlo alla Banca perchè lo incassi. Io non ho alcuna premura di avere la mia provvigione. Ne sono tanto sicuro come se l'avessi già in tasca”. Mario promise di conformarsi strettamente alle sue istruzioni. Del resto aveva già pensato di fare così. Con quell'assegno in tasca, s'ergeva anche lui ad uomo d'affari. E il Gaia potè sentirsi tranquillo che la burla non avrebbe implicato nè per lui nè per Mario uno scontro con l'autorità giudiziaria. V'erano anche delle ragioni più alte che lo tranquillavano. Credeva, cioè, che in tutti i paesi civili, i diritti della burla fossero riconosciuti. E Mario continuò ad essere cieco. L'inquietudine del Gaia s'era rivelata evidente, ma egli non se ne accorse perchè in quel momento era tormentato da un rimorso. Il rimorso è la specialità dell'uomo di lettere. Gli pesava molto di aver sempre spregiato il Gaia e di trarne ora tanto vantaggio. Fino ad allora ne aveva sopportato l'amicizia solo per riguardo ai ricordi di giovinezza, che uomini fatti come lui sentono tanto fortemente. Non avrebbe dovuto fargli sentire che con quel giorno le loro relazioni cambiavano di natura? D'altronde non gli parve di poterlo far subito perchè sarebbe stato come dirgli che voleva pagare il suo aiuto oltre che con la provvigione anche con la sua amicizia.

 



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Cuando salieron del café antes de dejar el alemán Mario quería agradecerle y tentó de repetir en alemán una palabra de agradecimiento que se había hecho sugerir de Gaia. Pero después el Gaia mismo lo interrumpió: "Deja, él también gana algo con esto." Quería estar solo con Mario y despidió el otro que también tenía prisa de irse. "Ahora", propuso Gaia, vamos juntos al banco para presentar esta letra al cobro." Mario no tenía nada en contra pero en este momento el reloj de la plaza tocó mediodía. A Gaia le dio lástima que fuese tan tarde y que no podía por lo tantos acompañar en seguida Mario al banco que en este momento cerraba. "Quieres que nos encontremos a las tres?" Hesitaba. Por la tarde tenía otro encuentro y le daba lástima cancelarlo. Sería costoso de sacrificar a una burla un negocio. En este caso se habría hecho una burla a sí mismo. Mario protestó diciendo que podía ir al banco solo. Acaso no erá desgraciadamente en el negocio por tantos años? Sospechaba que Gaia temía por su provisión y le tranquilizó. "Apenas tengo el dinero te llevo tus dos mil coronas". "No se trata de esto", dijo el Gaia todavía hesitante. Después, decidido, explicó:"No debes presentar esta letra ahora mismo. Me lo rogó el presentante de Westermann. Está firmado por él y con tal como esta el correo de momento, no es seguro que su aviso llegue a tiempo." Le pareció que la cara de Mario se ensombreciera. "Pero no hay nada que temer. Si guardas la letra de cambio, verás que será firmado del procurador de Westermann. Debes presentarlo al banco dandole instrucciones de no sacar una letra de cambio de protesta en el caso de que sea negado." Apareció que el Gaia se arrepentiera de sus propias palabras. "Te digo todo esto para evitarte enojos. Incluso si quisieras el banco no pagaría en esto tiempos, no importa la cantidad de firmas que tenga. Más vale por lo tanto de presentarlo al banco para que lo cobren. Yo no tengo prisa alguna para obtener mi provisión. Soy tan seguro de ella como si ya la tuviera en mi bolsillo." Mario prometió de atenerse estrictamente a sus instrucciones. Aparte de esto ya había pensado él mismo de hacerlo así. Con este cambio en el bolsillo él también se había convertido en un hombre de negocios. Il Gaia podía estar seguro que la burla no tendría consequencias jurídicas ni para él ni para Mario. Había también otras cosas que le tranquilizaron. Creía que en todos los países civilisados se reconocía el derecho a la burla. Mario continúo ciego. La inquietud de Gaia se había revelado, pero él no se daba cuenta de ello, porque en este momento sintió remordimiento. El remordimiento es una especialidad del hombre de letras. Le dió lástima que siempre había despreciado Gaia y sacarle ahora tanta ventaja. Hasta ahora había soportado la amistad solo por los recuerdos de infancia que hombres de su índole apreciaban tanto. No debía hacerle sentir que a partir de este día sus relaciones cambiaban de naturaleza? De otra parte no podía hacerlo ahora mismo, porque esto sería como decirle que quería pagar su ayuda no solo con la provisión sino también con la amistad






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